MAESTRE (2018)

Movimento Aperto

Napoli    

 

Volti di sapienza, volti di luce…riflessi di sogni sognati, trame di vissuti intrecciate a pensieri, intuizioni, ricordi…volti di donne in cui rivivono gli archetipi delle dee, Afrodite, Artemide, Persefone,  figure del mito e della storia , fragili eroine che nella scienza, nella filosofia, nella musica, nella letteratura, nell’astronomia, nell’architettura  e nelle arti hanno combattuto e combattono  quotidiane battaglie sia contro il proprio senso di inadeguatezza  sia contro l’indifferenza, le limitazioni, i pregiudizi di un ambiente ancora ampiamente occupato e gestito da attori maschi.

 

PICTURA DE/GENERE (2017)

Storie Contemporanee, Studio Poerio

Roma    

 

Non è una galleria di ritratti ma di mappe mentali, engrammi, costellazioni; un percorso per decifrare/testimoniare la storia di donne che hanno pagato con la vita, con l’emarginazione,  con una condizione esistenziale "borderline",  con la rinuncia alla propria identità di genere, il loro essere creative e creatrici. Ma le immagini alle pareti si possono considerare anche come una sorta di specchi multipli che ridanno immagini sovrapposte e incrociate, una trama di rimandi in cui scoprire un filo, una connessione che improvvisamente dà un significato a tutto, un barbaglio di luce dorata in cui intravedere la propria ombra, la polvere/pulviscolo dell’oltre… un modo per attrarre il pensiero,  per mezzo di figure, di volti, a percorrere strade inconsuete, che di per sé farebbero paura ma che attraverso il mito (le dee) e la pittura  diventano accessibili e anzi attrattive.  Attraverso il ritratto accade che venga rivelato il soggetto che ritrae,  avviene così lo svelamento di un io dentro o sotto  in modo che l’atto del dipingere non sia più riprodurre ma produrre, cioè portare avanti, portare allo scoperto tanto la figura ritratta quanto quella del  ritraente.

 


Metaritratti in forma di  Beatles (2016)

Studio Arte Fuori Centro

Roma

 

Attraverso le icone dei Beatles e una strategia straniante e ambigua, apparendo la sua immagine come la vera coscienza critica dei quattro musicisti, Leonardi, reduce da numerose esperienze internazionali, attua un’ operazione metafisica di forte spessore pittorico, fermezza e vigore esecutivi. 

Sulla soglia (2014)

 

Villa Comunale

Frosonone

 

La finestra  come luogo dell’anima, diaframma, soglia, confine tra me e il mondo. Protegge e proietta.  Attraverso la finestra guardo il mondo, dietro la finestra mi nascondo, ma, anche,  attraverso la finestra l’immagine di me è visibile al mondo. Il vetro deforma, vela, riflette, proietta all’esterno una figura che è all’interno e viceversa rende interiore il paesaggio esterno…la tenda si muove, lascia intuire un interno che è - anche -  l’interiorità, attraverso la sua opaca trasparenza scherma e rivela presenze. Trame e delicati ricami filtrano ombre dense di significati nascosti e misteriosi.

Attraverso (2014)

 

Storie Contemporanee, Studio Poerio

Roma       

                     

STORIECONTEMPORANEE ospita una organica scelta della più recente fase di ricerca di Silvana Leonardi, che, sotto il titolo “Attraverso”, torna a tessere una possibile trama del racconto, indagata e captata lungo il filo di pausate divagazioni, repentine illuminazioni o rallentati flash-back, attraverso quello “sguardo irretito”, al tempo stesso cognitivo ed evocativo, che sul limite/soglia della finestra – protagonista muto del racconto - intercorre tra il soggetto riguardante e l’oggetto riguardato, in un percorso che fissa allo stesso modo, e con lo stesso peso, le immagini di volti ed architetture.

 


Das grosse Spiel (2007)

 

 

Drissien Galerie

München

 

 

La narrazione a muro, quasi una strip, che costituisce il ciclo PUBBLICITTA’ e l’installazione Il Grande Gioco “guardate con la sensibilità dello spettatore cinematografico (come ormai tutti siamo), ci dimostra quanto il linguaggio del film abbia cambiato il nostro modo di vedere e di rappresentare, sostituendo alle regole intimamente gerarchiche della sintassi il principio del montaggio, con tutto quanto questo comporta in termini di gioco delle analogie e dei rimandi, del ruolo del secondo piano, del significato del dettaglio. 

Lo sguardo di Artaud                             (2006)

 

MEDITERRANEA, Festival intercontinentale della letteratura e delle arti, ISA

Roma

 

Attorno al nome e alla figura di Artaud si coagulano pensieri e silenzi. Il suo nome è diventato anche pretesto a stanche rielaborazioni di formule avanguardistiche.

Consapevole di questo rischio ho voluto proporre il risultato di un lavoro che dura da alcuni anni e muove da una consuetudine di ancora più lunga durata (dagli anni universitari e dalle esperienze teatrali compiute in quel periodo) con il teatro, la poesia,  la scrittura di Artaud.

Dromoi (2005)

 

 

Istituto Italiano di Cultura

München

 

 

Dròmoi,  parola greca che dà titolo alla installazione, ne connota anche la sua doppia valenza di “percorso” e “viaggio”.

Percorso né documentario né cronologico: Leonardi, nel suo personale linguaggio espressivo che coniuga pittura e disegno, citazione e invenzione,  con materiali e supporti diversi (fibra di vetro, giornali, legno) ,  negli olii su carta e nelle opere tridimensionali,  crea opere che come nuclei di condensazione e flagranza  lasciano riaffiorare dalla memoria e dall’inconscio quelle immagini e  quei personaggi che sono stati per lei nodi di emozione, momenti di crescita, occasioni di riflessione e di presa di coscienza del suo essere donna e della sua relazione col mondo


Augenblick (2004/05)

 

 

Atelier Kino

München

 

 

Nessun luogo più adatto di questo per esporrre le opere ispirate ai miti cinematografici (dalla Monroe a Julia Roberts) che oltre a testimoniare la passione per il cinema di Silvana Leonardi, artista romana, offrono “un colpo d’occhio” intrigante e seducente.

Zaubermozart (1995)

 

 

Geburtshaus Mozart

Salzburg

 

Più che la circumnavigazione ho tentato l'attraversamento.  Volevo penetrare nel pianeta Mozart. Timore e tremore  sono diventati via via gioia vertiginosa, stupore da togliere il fiato ma anche, inopinatamente, simpatia  ed empatia. Ho intravisto curiose affinità, ho scoperto impreviste e imprevedibili assonanze.

Viaggio intorno a un volto (1991)

 

Sala della Provincia

Frosinone

 

 Il bianco e nero appartiene al passato dell'esperienza filmica e fotografica. Ma Silvana non esita ad introdurlo nella pittura, giocandone l'irrealtà in tutte quelle gamme di grigi luminosi e di bianchi che esso sottende. Si accentua nella tela dipinta lo spaesamento dell'osservatore di un ritratto "reale", ove il soggetto è perfettamente riconoscibile.